Eccoci qui, dopo 2 giorni di recording presso lo studio GREENFOG di Mattia Cominotto.
Due giorni interessanti, fuori dalla routine, fuori dagli schemi e fuori dall'idea che abbiamo di noi come band. Comunque mai fuori dal modus che applichiamo nell'affrontare le situazioni, anche quelle più audaci. L'aspetto, per alcuni di noi pionieristico, di avere una produzione artistica da affidare ad un extraIRMA è una roba che non si gestisce proprio in un attimo.
Era già Capitato con Matteo, nel suo STUDIO 77, durante la produzione di DISSENSI, e già allora il senso di crescita e di sentimento verso quello che accadeva in quell'istante risultarono forti e largamente condivisi.
Dunque questo è il nostro secondo appuntamento in cui stampiamo un'istantanea del lavoro fatto nell'ultimo anno. Perché proprio un anno fa uscivamo dallo studio di Teo. Così come oggi usciamo da quello di Mattia.
Per questa nuova esperienza ci siamo promossi all'atteggiamento pionieristico di cui prima facevo riferimento, dal quale abbiamo estratto una nuova tavolozza di colori.
Entusiasmanti?
Per ora i presupposti sono buoni, anzi variopinti.
Al di là di qualsiasi risultato, IRMA si sente sempre più stretta tra le otto braccia che la caratterizzano, sicura del fatto che i colori possono costruire la situazione a seconda della circostanza, ma la stima e l'affetto, come la passione e la dedizione, hanno un potere che salta oltre i limiti personali e tecnici, e soprattutto rende meno tenaci quelli che ci costruiamo noi stessi.
Avanti al prossimo step.
IRMAtudine!

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